
Lyrics to Le Tue Prigioni
Con il processo per direttissima ti misero dentro
È passato ormai un anno, non capisco questo calimento
Nella solitudine di quelle quatto mura
Di notte sentivi strani rumori
Dicevi che avevi molta paura
Potevano farti fuori
E un giorno di maggio ti venni a trovare
Mi accompagnó Secondino e tu, Silvio, eri a me vicino
Ti guardai dritto negli occhi
E ci restai molto male
Non mi degnasti neanche di uno sguardo
Piansi per due settimane
Ma poi zio Secondino, mosso a compasione,
Mi disse la verità
Capii il perchè del tuo comportamento
Che destó in me il turbamento
Silvio, tu non sei più lo stesso
Ti ho macellato l'anno passato
Ora so che ti ho pure mangiato
E questo mi rende più felice
Ricordo come grugnivi, quando mi vedevi
Saltellavi sulle tua zampette, che sarebberero diventati zomponi
Ti dicevo: “Adesso m'arrabbio”
Tu nascondevi la testa nel labbio
Eri proprio uno scavezzacollo
Ora sei diventato ossocollo
Ma come faranno tutte quelle scrofe
A stare senza di te
Eri il loro punto di riferimento
Provedevi al loro appagamento
Silvio, tu non sei più lo stesso
Ti ho macellato l'anno passato
Ora so che ti ho pure mangiato
E questo mi rende più felice
Tu eri proprio un verro da monta
Tra gli altri ti distinguevi
Per quegli enormi testicoli
Che ti portavi dietro!
Silvio, tu non sei più lo stesso
Ti ho macellato l'anno passato
Ora so che ti ho pure mangiato
E questo mi rende più felice
Dalla prima lettera dei Massadores ai Dentisti: Carissimi
È passato ormai un anno, non capisco questo calimento
Nella solitudine di quelle quatto mura
Di notte sentivi strani rumori
Dicevi che avevi molta paura
Potevano farti fuori
E un giorno di maggio ti venni a trovare
Mi accompagnó Secondino e tu, Silvio, eri a me vicino
Ti guardai dritto negli occhi
E ci restai molto male
Non mi degnasti neanche di uno sguardo
Piansi per due settimane
Ma poi zio Secondino, mosso a compasione,
Mi disse la verità
Capii il perchè del tuo comportamento
Che destó in me il turbamento
Silvio, tu non sei più lo stesso
Ti ho macellato l'anno passato
Ora so che ti ho pure mangiato
E questo mi rende più felice
Ricordo come grugnivi, quando mi vedevi
Saltellavi sulle tua zampette, che sarebberero diventati zomponi
Ti dicevo: “Adesso m'arrabbio”
Tu nascondevi la testa nel labbio
Eri proprio uno scavezzacollo
Ora sei diventato ossocollo
Ma come faranno tutte quelle scrofe
A stare senza di te
Eri il loro punto di riferimento
Provedevi al loro appagamento
Silvio, tu non sei più lo stesso
Ti ho macellato l'anno passato
Ora so che ti ho pure mangiato
E questo mi rende più felice
Tu eri proprio un verro da monta
Tra gli altri ti distinguevi
Per quegli enormi testicoli
Che ti portavi dietro!
Silvio, tu non sei più lo stesso
Ti ho macellato l'anno passato
Ora so che ti ho pure mangiato
E questo mi rende più felice
Dalla prima lettera dei Massadores ai Dentisti: Carissimi
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